Le curatrici

Le curatrici

Mariagrazia Costantino,

Veronica D’Auria,

Frine Beba Favaloro

 

 

Mariagrazia Costantino

 

Mariagrazia Costantino (Reggio Calabria, 1980) si è laureata nel 2003 in Lingue e Civiltà Orientali, presso la Facoltà di Studi Orientali dell’Università di Roma Sapienza, con una tesi sull’arte cinese sperimentale. Dal 2000 ha spesso soggiornato nella Repubblica Popolare Cinese per motivi di studio e lavoro. Nel 2008 ha ottenuto un Master in Arts, specializzandosi in Global Cinemas presso la SOAS, School of Oriental and African Studies, Università di Londra. È attualmente iscritta al terzo anno di dottorato presso il Dipartimento di Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre.

Lavora come curatrice freelance, critica e interprete.

Ha curato diverse mostre, tra cui: Special K-itchen, LipanjePuntin Arte Contemporanea, Roma, 2010; InsideOut, Mostra-evento di Arti Multimediali sino-italiane, Casa dei Popoli – A.I.A.S.P., Roma, 2010; Davide Bramante – Metropoli che illuminano le notti, LipanjePuntin Arte Contemporanea, Roma, 2009;Videozoom – Videoartisti cinesi, Centro internazionale d’arte contemporanea Sala 1, Roma, 2005.

Tra le principali pubblicazioni: La Città: il Miraggio e il Riflesso, catalogo della mostra Videozoom – Videoartisti cinesi, Gangemi Editore, 2005; Arte Contemporanea Cinese, Mondadori Electa, 2006; catalogo della mostra Chi ha paura della Cina, Aliante Editore, 2006; catalogo della mostra StArtrek – The Next Generation, Gangemi Editore, 2007; Hangzhou, Cina – Cosa succede lontano da Pechino e Shangai, LuxFlux, http://www.luxflux.net/n3/regiones2.htm

Vive tra Roma e Londra.

 

 

Veronica D’Auria

 

Veronica D’Auria (Roma, 1984) si è laureata in Scienze Storico Artistiche, curriculum Curatore di eventi artistici e culturali, presso l’Università di Roma Sapienza con una tesi sulla Public Art elettronica.

Si dedica alla realizzazione di mostre ed eventi dal 2006 in collaborazione con importanti critici (Marco Maria Gazzano, Andrea Balzola, Bruno Di Marino) ed artisti (Nam June Paik, Robert Cahen, Studio Azzurro, Elastic Group of Artistic Research, Lino Strangis) nonché in collaborazione con rinomate istituzioni, festival, associazioni e case di distribuzione (Università di Roma Sapienza, Università Roma Tre, KINEMA, Fish Eye, Magmart, Heure Exquise!).

Nel 2006 co-fonda il gruppo curatoriale Le Momo Electronique, con il quale organizza esposizioni di arti multimediali dedicando particolare attenzione alla video arte, alla sound art e alla fotografia sperimentale. Coinvolge autori di fama internazionale e giovani artisti, collegando e facendo interagire la ricerca artistica locale a quella internazionale. Con il gruppo realizza diversi eventi nel corso degli anni, tra questi Presenze video-soniche (Castello della Cervelletta, Roma, 2006), Schio Glocal Digital Fest (Palazzo Fogazzaro, Schio – VI, 2009).

Nel 2008 è curatrice del doppio progetto Public Art itinerante (concept Lino Strangis) costituito di due work in progress complementari Video Art Mini Store e Segnali. Lo stesso anno cura per Strangis la mostra/performance Self Made Curator. di cui è anche living sculpture. Nel luglio 2009, presso i locali della Casa dei Popoli – A.I.A.S.P., realizza la mostra Young Digital Artists, frutto di un lavoro di monitoraggio svolto per il tutto il corso della primavera riguardo alle produzioni audiovisive digitali di ricerca realizzate da giovani artisti.

Nell’autunno 2009 co-fonda il C.A.R.M.A. – Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate di cui è coordinatrice del gruppo curatoriale. Nel dicembre dello stesso anno cura insieme a Marco Maria Gazzano l’Evento di apertura del C.A.R.M.A. e la conferenza Le metamorfosi della video arte… Dagli anni ’60 ad oggi. Nel 2010 realizza per il C.A.R.M.A. InsideOut, Mostra-evento di Arti Multimediali sino-italiane (Costantino, Favaloro, D’Auria), ReHabitat, Videonight (Le Momo Electronique), Arte Video Roma Festival (Le Momo Electronique).

Ha inoltre curato per la rivista LuxFlux una recensione dal titolo Le cinque video-giornate di Milano sulla XVII edizione di Invideo – Mostra internazionale di video e cinema oltre – ed ha contribuito, con il testo Il rabdomante dell’oltre, al catalogo edito in occasione della mostra di Lino Strangis Camping of Metaphorical Processes al Centro internazionale d’arte contemporanea Sala 1.

   

 

Frine Beba Favaloro

 

Frine Beba Favaloro (Roma, 1974) si è laureata in Lingua e Letteratura Cinese presso l’Università di Roma Sapienza, con una tesi di traduzione dal cinese all’italiano di un racconto inedito di Wang Xiaobo, 2015. Ha trascorso diversi anni a Pechino, studiando lingua cinese presso la Beijing Language University e letteratura contemporanea cinese presso la Beijing University e la Qinghua University. Si è specializzata presso l’Università di Roma Sapienza con il corso di alta formazione “Traduzione letteraria come strumento di mediazione interculturale” e sta seguendo presso l’Università degli Studi di Verona un master in “Mediazione culturale”. Fa ricerca autonoma nei campi della filosofia dell’estremo oriente e della filosofia del linguaggio, della teoria della traduzione e delle sue valenze come strumento di analisi socio-culturale, nonché della mediazione tra culture come mezzo di analisi di se stessi e delle proprie relazioni con la realtà esterna.

Lavora a Roma come operatore per la mediazione linguistico-culturale presso strutture universitarie, ospedali, scuole ed istituti penitenziari. Insegna lingua cinese presso l’Istituto Confucio. Cura, realizza e presta la propria consulenza per eventi artistici multiculturali ed eventi sulla cultura cinese.

Pratica, con un’assiduità ben lontana dall’essere degna degli insegnamenti che riceve, baguazhang e sostiene una diffusione più accurata delle tradizioni cinesi, come quella delle arti marziali, del qigong e della filosofia taoista. Nel novembre 2009 ha co-curato il seminario guidato dal M° Gianvittorio Ardito Qigong – Energia interna, teoria e pratica quotidiana (Forte San Gallo, Nettuno – RM).

Membro del Consiglio Direttivo del C.A.R.M.A. per la sezione Internazionalizzazione progetti, nel 2010 ha realizzato per l’Associazione, insieme a Veronica D’Auria e Mariagrazia Costantino, InsideOut, Mostra-evento di Arti Multimediali sino-italiane.

Tra le pubblicazioni, ha curato l’antologia critica Fil Rouge – Narratori e narrazioni dalla Cina Contemporanea (Robin Edizioni, 2006) e la traduzione del romanzo Piccole donne drago (Jiu Dan, Castelvecchi Editore, 2008).

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