Scenic Outside the Window
RPC, 2007, 6’ 40”, video e suono di Zhang Peili
Due finestre apparentemente contigue si affacciano su quello sembra essere lo stesso scenario. Quelle che schiudono sono però realtà ben diverse: una è la registrazione dal vivo, l’altra la registrazione di ciò che è stato già filmato, e quindi registrazione di una registrazione. L’artista sembra voler provocatoriamente suggerire che nessuna delle due è più reale dell’altra, e al tempo stesso che entrambe sono ugualmente concrete – in quanto registrabili, e illusorie – in quanto fenomeni ottici.
Mute
RPC, 2008, 6’ 40”, video di Zhang Peili
Una riflessione per immagini sulla fabbrica, luogo fisico e mentale, che grazie alla combinazione di angoli di ripresa e movimenti di macchina combinati si trasforma in un caleidoscopio pop, non per questo meno serio. Una volta svuotato dei suoi operai, il padiglione diventa il luogo per la riproduzione silenziosa del lavoro precedentemente documentato: fantasmi che si aggirano nel luogo dove la loro esistenza assume un significato stabilito da logiche altrettanto invisibili.